Appunti di Storia dell'arte

Dipartimento di Disegno e storia dell'arte del Liceo "Primo Levi" di San Donato Milanese

Costantin Brancusi

Pestisani (Romania), 17.02.1876 - Parigi, 16.03.1957

Opere di Brancusi








Dopo aver frequentato la scuola di arti e mestieri di Craiova (Romania), Brancusi è stato allievo di ebanisti, poi ha frequentato la l'accademia di Bucarest dal 1898 al 1902.


Si trasferisce quindi a Parigi dove frequenta l'Ecole des Beaux-Arts fino al 1907. Lavora anche per un mese nello studio di Rodin.


La modernizzazione anti-accademica di Rodin non gli basta più. Adesso Brancusi vuole trovare un nuovo modo di scolpire, più puro e più lirico. Conosce gli artisti più all'avanguardia di Parigi e cioè Modigliani, Picasso, Picabia, Leger, Duchamp, Tzara, Rousseau il Doganiere, Man Ray e il musicista Eric Satie.


Al Salon d'Automne del 1906 vede le sculture "primitive" di Gauguin (Quando il narratore parla)(Hina e Fatu) di Picasso (Figura in piedi) e Derain (Figura accovacciata), tutte e tre scolpite entro i confini di un cilindro o di un parallelepipedo quasi come totem primitivi o simboli fallici. Brancusi cerca queste forme semplici e un modo di scolpire con il taglio diretto e non con la sbozzatura classica. Cerca le forme semplici per assimilare la tradizione, la semplicità e il lirismo di arti non europee per creare un'alternativa al realismo occidentale.


Nasce così Il bacio del 1913 che sembra la svolta di Brancusi verso il cubismo. Che non avvenne. Brancusi è forse il primo scultore che ha ragionato molto sul problema del piedistallo. le sue opere sono sempre pensate insieme al piedistallo che lui stesso crea. Il piedistallo, secondo lui, fa parte dell'opera d'arte; ma con un ruolo subalterno.Lo stesso concetto che in pittura avevano già elaborato alla fine dell'800. Si veda per esempio il ruolo della cornice in molte opere di Klimt.


L'inizio della sintesi formale parte però con La Musa del 1912 e con Musa addormentatadel 1909 e nelle successive versioni del 1910 e del 1918, dove una testa femminile levigatissima e reclinata si appoggia ad un basamento. Solo i capelli increspano la superficie liscia. Sappiamo che Brancusi ha studiato a lungo le opere esposte al Louvre e al Musée Guimet dove è presente la collezione orientale con la testa di Buddha del Gandahara del III secolo. In quest'opera si può notare la sintesi tra arte Indù e arte ellenistica.

Come nel Ritratto della Baronessa Renée Frachon.


La fine di questa ricerca può essere l'opera L'inizio del mondo del 1920: "forma ovoidale primaria, tagliata nel marmo, immagine vicina come nessun'altra, all'idea essenziale di creazione." (Gabriella de Milia, Brancusi, Giunti, 2003) Negli anni Brancusi levigherà sempre di più le sue opere fino a rendere la superficie specchiante.


Un'altra serie di opere è quella dedicata agli uccelli: da Maiastra del 1910, a Uccello nello spazio. Brancusi cerca di liberarsi dalla pesantezza della natura terrena per compiere un viaggio di natura spirituale.

La Maiastra prende il nome da un uccello leggendario del folclore rumeno, dalle piume splendenti e dall'incantevole voce umana, che ha la capacità di mutare aspetto. Nel racconto popolare la Maiastra aiuta il principe Affascinante a superare ogni prova e araggiungere l'amata, vincendo malefici sortilegi e e compiendo miracoli che doneranno all'uomo la felicità (Gabriella de Milia, cit.)


Brancusi pensa che la cultura occidentale può mancare di verità per questo bisogna rivitalizzarla con le culture popolari e arcaiche. E questa sintesi si può attuare solo rompendo la tradizione artistica. Ulteriore sviluppo del tema si ha con la serie di opere Uccello d'oro del 1920, e Uccello nello spazio nelle tre versioni del '27, '36 e '40. Il magico animale ha una forma sempre più essenziale, levigata e slanciata


Sono degli anni venti la serie di sculture del Gallo e Adamo ed Eva dove il rapporto col piedistallo è stato olto studiato fino alla versione finale del 1935 ora a Parigi dove il gallo stilizzato e levigatissimo è sostenuto da un primo basamento il legno intagliato che sostiene un secondo basamento in pietra con lo stesso disegno a rombi, ma più stretto.


La serie di opere più maestose di Brancusi è Colonna senza fine nella versione piccola in legno del 1918, alta 2 metri; in quella più grande, circa 6 metri, del 1925, ricavata da un tronco d'albero del giardino del fotografo Edward Steichen e ambientata nello stesso giardino a Voulangis (Parigi)nel 1925; e quella veramente monumentale posta a Tirgu-Jiu (Romania) alta 29,35 metri e fusa in ferro. Come una moderna metafora dell'asse della terra o pilastro cosmico al quale le religioni tradizionali conferiscono la funzione di unire il cielo e la terra.


Nello stesso parco a Tirgu.Jiu sono poste altre due opere di Brancusi e cioè Porta del bacio e tavola del silenzio entrambe del '37-'38.


Brancusi ha spesso fotografato le sue opere e il suo studio. Per questo motivo abbiamo una documentazione chiara e precisa. Ciò ha reso possibile anche la sua volontà testamentaria. Lo scultore infatti aveva deciso di donare tutte le sue opere al Musèe d'Art Moderne di Parigi, con l'obbligo che le opere fossero disposte esattamente come erano nel suo studio. Oggi sono esposte in un edifio appositamente costruito davanti al Centre Pompidou.


influenze e opere contemporanee