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Zaha Hadid

Baghdad, 31 ottobre 1950


Testo di Antonio Facco



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Zaha Hadid è nata in Iraq (Bagdad) nel 1950 e ha studiato in Libano matematica presso l'università di Beirut.Conclusi gli studi decide di trasferirsi a Londra dove studierà alla Achitectural Association. Conclusi gli studi ottenendo il titolo inizia a lavorare con il suo ex maestro Rem Koolhass,un architetto olandese, presso l'Office for Metropolitan Achitecture dove diventerà socia nel 1977.

Nel 1980 imposta definitivamente il suo studio a Londra e contemporaneamente insegna nel luogo in cui aveva studiato: Architectural Association. Nel 1994 Zaha Adid ottiene la cattedra alla Graduate School of Design dell' università di Harvard sostituendo Kenzo Tange. Zaha è stata premiata numerose volte e i suoi progetti conquistano il primo posto in numerosi concorsi.

Nel 1982 vince l Architectural Design Gold Medal per il progetto di un appartamento a Eaton Place a Londra.La sua opera rivela l’influenza dell’avanguardia russa degli anni Venti, filtrata da uno spirito modernista. Hadid deve la sua notorietà internazionale alla vittoria nel concorso The Peak (Hong Kong, 1983), per il quale realizza disegni di straordinaria originalità. Nonostante abbia vinto numerosi concorsi,molti dei suoi progetti non sono mai stati costruiti e numerosi sono in fase di attuazione.

Tra le competizioni internazionali più recenti ricordiamo quello per costruire il Masterplan di Singapore one-north (2005). Infine Zaha Adid nel 2004 risulta essere la vincitrice del premio di architettura Pritzker Prize,prestigioso riconoscimento,sottolineato dal fatto di essere la prima donna a vincerlo nei 26 anni di storia del premio.

"Sin dall'inizio ho pensato all'architettura in una forma differente. Sapevo quello che volevo fare e quello che dovevo disegnare, ma non potevo farlo nel modo convenzionale,
 perché con i metodi tradizionali non riuscivo a rappresentarlo. Gli strumenti tradizionali della rappresentazione non mi erano d'aiuto. Così ho cominciato a ricercare un
 nuovo modo di progettare, per provare a vedere le cose da un diverso punto di vista. Poi, con il tempo, quei disegni, quelle prospettive e quelle pitture si sono trasformati
nei miei veri strumenti di rappresentazione, qualcosa di più della semplice elaborazione di schizzi ... "
(Zaha Hadid)